Recherche
Limiter la recherche
1 resultats
Il Decameron, tome V
Editeur : Ciardetti
Date : 1824
Sujets : Prose italienne -- 14e siècle
- amante nel letto: et essen do con leiun prete, credendosi il saltero de 1veli aver posto in capo, le brache del prete vi si pose: le quali vedendo l'a c cusata e fattalane accorgere , f u d ili berata, et ebbe agio d i starsi col suo amante. , G i à
- dicendo ; o C a la n d rin o mio d o lc e ,c u o r del corpo m io, anim a m i a , ben m i o , riposo m i o , quanto tem po ho io des iderato d ’averti e d i potert i tenere a mio se n n o. T u m ’ hai con la pia ce volezza tua tratto il lì lo della c a m
- l ’ oste , rim o n ta ti a c a v a llo sa ne Ten n ero a F ire n z e , non m eno c o u te n ti” del m odo in c he la cosa avven uta e ra , ch e de llo effe t to stesso d ella c o s a . E poi appresso t ro v a ti a ltr i m o d i, P in u c c io con la
- lontano a lla lor casa a v e v a no. E m entre cosi andar la ved eva, g li parve che d i una parte del bosco uscisse un g ra n de e Gero lu p o , il quale prestam ente s ’ a v v en tava a lla gola d i costei e tiravaia in te r r a , c lei g rid a n
- non sì, che tu tta la gola e t una parte del v iso non avesse per si fa tta m a niera g u asta, che dove p rim a era b e lla , non paresse poi sem pre so zzissim a e co n tra ffa tta . L aon de e lla vergognandosi d ’ a p pa rire dove veduta fo s
- a ragionare . D o v e la Reina a F il om e na guardando G IO R N A TA N O N A 5 ,disse che pr in cip io desse alle novelle del presente giorno . L a qual sorridendo co m in ciò in questa guisa. N O V E L L A I. MadonnaFrancescaamata da unoRinuccio e du uno
- pe r questo ca m po aperto e li bero, nel quale la vostra m ag nificenzia n'ha m e s s i , del n o v e ll a r e ,d ’esser colei che corra il primo a r in g o ; il quale se ben fa rò , no n dubito che quegli ch e appresso verranno , non facciano bene
- questa ge n til donna, il cui nome fu m ad on na Frances ca de' L a z z a r i , assai sovente stimolata da ambasciate e da prieghi d i ciascun di costoro , et ave ndo ella ad esse men saviamente più volte gli orecchi p o r li, e volendosi saviamente rit
- ’ a vesse, vedendol da pr ima n ’avrebbe avuto p a u r a , e t era stato sotterrato in uno avello fuori della chiesa d e ’ frati m in o r i; il quale ella a vv is ò dovere in part e essere grande a cc on ci o del suo proponimento. P e r la qual cosa ella
- disse ad una sua fante; tu sai la noia e l ’ ang oscia la quale io tutto il di r i ce vo d a l l ’ ambasciate di questi due fiorenti n i, da Rin ucc io e da A le ss a n d ro . O ra io non son disposta a do ve r loro del m i o am o re co m p ia c e r e